[Artinvita 2022] – Non siamo qui per scomparire
Teatro Comunale di Orsogna
Orsogna,Piazza Giuseppe Mazzini, 3
66036
Italia

Organizador

Non siamo qui per scomparire

[Artinvita 2022] – Non siamo qui per scomparire

30 abril 2022 - 10:30
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[Artinvita 2022]

Detalles del Evento

Sabato 30 aprile dopo la rappresentazione, incontro tra artisti, medici, infermieri, professori universitari e il pubblico sul tema dell’Alzheimer.

Terza collaborazione con il Théâtre 14 e con il Collectif Rêve Concret, compagnia in residenza di adattamento per la versione italiana.

Liberamente ispirato a On n’est pas là pour disparaître di Olivia Rosenthal – Edizioni Gallimard / Traduzione: Andrea De Luca / con Yuming Hey / Creazione musicale e musica dal vivo: Rebecca Meyer / Creazione Video: Justine Emard / Luci: Renaud Lagier Loris Lallouette / Assistente alla regia: Hélène Thil

Biglietto intero 15€ / Ridotto 12€

Il romanzo On n’est pas là pour disparaître racconta la storia del signor T., affetto dal morbo di Alzheimer, che il 6 luglio 2004 ha accoltellato sua moglie con cinque coltellate. Il ritratto di Monsieur T. si intreccia con il racconto della scoperta della malattia alla fine dell’Ottocento, e risuona, in ciascuno di noi, dell’angoscia suscitata dall’oblio e dalla cancellazione della memoria: «Lo scopo di questo libro è di abituarmi all’idea che un giorno o l’altro potrei essere colpita dalla malattia di A. o che, cosa ancora più terribile, possa colpire la persona con cui vivo». Scrive Olivia Rosenthal. La voce del signor T. si interseca con le voci di chi gli è vicino, quella dei medici e quella della stessa autrice che, di volta in volta, propone ai suoi lettori esperimenti di pensiero nel tentativo di rappresentarsi in modo molto concreto l’effetto di questa perdita di identità e di punti di riferimento per il paziente: “Fai un esercizio. Immaginatevi nella situazione di uno la cui storia è stata inghiottita”. Questi frammenti di dialogo colgono sul posto il processo di espropriazione di sé causato dal morbo di Alzheimer e suggeriscono, in questa perdita, una possibilità di reinventarsi.


Nota di regia «Immagino, come nel mio sogno, un palcoscenico bianco con tre schermi che inquadrano il palcoscenico. Yuming Hey, solo sul set, indosserebbe un camice bianco come quelli indossati dai pazienti in ospedale. Immagino qualcosa di abbastanza statico nella postura dell’attore. La luce, bianchissima, avrebbe qualcosa di chirurgico. Ho suggerito a Justine Emard di creare i video in un’atmosfera simile a quella della sua creazione Soul Shift (2018), che mi ha ispirato per l’estetica dello spettacolo. Ha intenzione di creare uno spazio tra il testo e il video per aprire l’immaginazione e far dialogare il personaggio con le immagini proiettate. L’attore da solo sul set e le silhouette create da Justine potranno quindi rispondersi a vicenda, in un’andata e ritorno tra le parole pronunciate da Yuming Hey, il testo proiettato sugli schermi e la voce fuori campo». (Mathieu Touzé)

Produzione Collectif Rêve Concret, coproduzione Théâtre de Sartrouville et des Yvelines-CDN e Théâtre 14 con adattamento alla scena italiana e sottotitoli con la collaborazione del team artistico Artinvita.

Evento realizzato con il supporto dell’Institut Français d’Italie.


Sabato 30 aprile, dopo lo spettacolo, sarà organizzato un incontro con il pubblico che coinvolgerà diverse professionalità del mondo scientifico e accademico grazie alla collaborazione con l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, ponendole a confronto con lo sguardo degli artisti protagonisti della performance e anche con diretti interessati che hanno vissuto da vicino questa malattia facendo luce su quelle che possono essere gli aspetti più incontrollabili di una patologia che rappresenta un mistero per la mente umana e che non è categorizzabile come lo sono altre patologie più convenzionali. Saranno presenti, tra gli altri, il dott. Stefano Sensi, (Professore di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche), il dott. Michele Zito (Professore di Geriatria del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento), la dott.ssa Marilisa Laudadio (Farmacia di San Martino sulla Marrucina) e Antonella Di Giulio (Direttrice della casa di riposo di Pennapiedimonte Il Parco). Durante l’incontro sarà presente anche l’autrice del testo Olivia Rosenthal.


Il Collectif Rêve Concret, Mathieu Touzé e Yuming Hey, condividono una doppia linea artistica:
– La socialdemocratizzazione del teatro attraverso la rottura dei codici sociali inscritti nelle abitudini operative dello spettacolo dal vivo. Così il Collettivo rompe con le distribuzioni basate sul colore della pelle o sul sesso, e si interessa, attraverso la scelta dei soggetti per le sue creazioni, alle questioni di inclusione/esclusione: povertà, marginalità, disabilità, sessualità, suicidio, gioventù senza punti di riferimento.

– Sostenere l’eccellenza teatrale del mondo contemporaneo. Il Collettivo coglie i meccanismi della cultura che includono quelli del pop (Musica, Arte) e che partecipano all’inclusione di tutti. Il Collettivo cerca di fondere questi meccanismi con la poesia degli autori, la poesia degli attori e la poesia dello spazio teatrale. Esplora una forma di disorientamento dovuto a un sovraccarico di informazioni, una saturazione causata dalla cultura di massa, il neoliberismo e l’ubiquità del web, vettori di frustrazione e solitudine.