Satana propone a Dio una scommessa: “Non per niente Giobbe teme Dio. Non proteggi tutto quel
che possiede? Stendi la tua mano, tocca la sua casa e scommetto che ti maledirà!” Dio accetta la
scommessa.
La lettura che abbiamo proposto ritrae Giobbe nel mondo impazzito della sua disperazione: solo,
vergognoso. Insieme a lui – in uno spazio aperto, desolato – un Arlecchino e un Maestro,
proveniente dall’antichità. Entrambi suggeriscono a Giobbe strategie per convivere con il dolore.
Arlecchino propone il divertissement, l’illusione, il Maestro il pentimento e l’espiazione. Ma etica
ed estetica si scoprono del tutto impotenti.
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