Assistente alla regia ed estetica Ania Rizzi Bogdan
Musiche originali Alessandro Romano Lorco
«Un vestito a fiori, sono in posa, composta e dritta con la schiena. Sono seria e guardo
l’obiettivo.»
Ogni anno la stessa inquadratura e la stessa posizione. Come un’immagine femminile congelata nel tempo: M. in quelle foto è sempre uguale, sembra non cambiare mai. Bambina e ragazzina prima, donna poi. È un ambiente oppressivo quello nel quale vive M., costretta, fin da piccola, a inventare luoghi che la facciano sentire al sicuro: lo spazio intimo della vasca, la fossa nel materasso, la sua mente… nella quale si rincorrono ricordi, deliri, desideri, fantasticherie. La storia di M. è la storia di tutte quelle persone alle quali viene negata l’identità e il cui destino viene tracciato da altri. Rese invisibili e incapaci di reagire. Le urla di M. si trasformano in silenzi. Rimane a guardare il fuori, nascosta dietro lo spioncino della vita che rende la realtà sempre più distante. E nel fondo, sommerso, il bisogno di ribaltare l’impossibile e di riscrivere la propria storia. “Quando una sirena piange, come si riconoscono le sue lacrime sott’acqua?”
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