Un chiaroscuro interpretativo tra affetti e sensualità, a riscoprire perdute sonorità. La doppia anima delle antiche intavolature, dal gusto di Corte per la stilizzazione raffinata ai graffianti suoni che rievocano la dimensione "magica" della musica barocca nei suoi più profondi legami con la cultura popolare. L’arcaico colore degli antichi strumenti, il virtuosismo tecnico e l’intensa vocalità delle arie seicentesche propongono un itinerario estetico che svela un repertorio dalla insospettabile modernità e dal fascino sempre vivo.
Civita Antiqua Ensemble
Annalisa Pellegrini, soprano
Rosario Cicero, chitarra barocca
Stefano Todarello, liuto e tiorba
Antonio Del Sordo, percussioni
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PROGRAMMA
Giulio Caccini
(1551 - 1618)
Amarilli, Amor ch’attendi, Tu Ch’Hai le penne, Con le luci
Lucas Ruiz de Ribayaz y Fonseca
(1626 - dopo il 1677 ca.)
Xacaras
Gaspar Sanz
(1640 - 1710)
Espanoletas, Las Hachas, Lantururu, Canarios
Marco Marazzoli
(1602 ca. - 1662)
Dal cielo cader vid’io
Domenico Mazzocchi
(1592 - 1665)
Fortuna sul volto
Corelli/Le Cocq/Bach Variazioni e aria sulla Follia di Spagna
Barbara Strozzi
(1619 - 1677)
Che si può fare
Santiago De Murcia
(1673 - 1739)
Canarios, Fandango, Tarantelas, La Jota
Andrea Falconieri
(1585 - 1656)
Dolci Sospiri, O ben sparsi, Aria sulla Ciaccona
Francesco Corbetta
(1615 - 1681)
Chaconne
Juan Aranes
(1580 - 1649)
Chacona
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