Le vendite online sono terminate, ma continuano presso la sede dell'evento.
Detalles del Evento
DETTAGLI
- 📋 Itinerario: Rocca di Calatubo
- 👉🏻 Sentiero: Trazzera interpoderale
- ⛰Natura del sentiero: tracciato naturale;
- 📊 Classificazione: E (escursionistico)
- 💪🏼 Difficoltà: Bassa;
- 📏 Lunghezza totale percorso: 6 km circa;
- 🔽 Quota minima: 50 m;
- 🔼 Quota Massima: 150 m;
Una passeggiata naturalistica impreziosita e intrisa di storia e archeologia, alla scoperta di uno dei tasselli più affascinanti della Sicilia medievale. Partiremo dalla Cuba delle Rose e il suo giardino arabo, fino a raggiungere la sommità della rocca e la sua fortezza, all'interno della quale, assieme all'Associazione "Salviamo il Castello di Calatubo" visiteremo il castello.
💪🏼 COME PARTECIPARE
L'appuntamento è previsto alle ore 16:30 alla seguente posizione Google Maps: https://goo.gl/maps/xEyUt7ymM4PJNK7f7
L'escursione è adatta a ragazzi a partire da 10 anni, purché senza gravi problemi locomotori o fisici; i minori dovranno essere accompagnati da un genitore o da un adulto che ne fa le veci.
💰 QUOTA DI PARTECIPAZIONE
- 12 euro per gli adulti;
- 8 euro per ragazzi da 12 a 18 anni;
La quota di partecipazione comprende la visita guidata e l'assicurazione di tipo RCT (Responsabilità Civile verso Terzi).
Il numero massimo di partecipanti all'escursione è di 50 persone, in modo tale da contenere al minimo il disturbo della quiete, e favorire una migliore esperienza. Pertanto le prenotazioni si chiuderanno al raggiungimento del tetto massimo di partecipanti stabilito.
🧾 E' possibile acquistare i biglietti tramite il pulsante 'COMPRA ORA' della biglietteria on-line di questa stessa pagina o anche direttamente sul posto. Per l'acquisto on-line portare copia stampata del biglietto, da esibire all'arrivo o in alternativa tramite il proprio smartphone.
🎒 ABBIGLIAMENTO e ATTREZZATURA
- Scarpe da Trekking;
- Pantaloni lunghi;
- Maglietta di ricambio;
- K-way/giacca impermeabile
- Cappellino
🎒 Cosa mettere nello zaino:
- Acqua (almeno 1 litro a persona);
- Bastoncini da Trekking
📃 INFORMAZIONI UTILI
L'escursione potrà essere annullata per cattive condizioni meteorologiche entro le ore 18:00 del sabato; in tal caso tutti coloro i quali hanno già dato la propria adesione verranno avvertiti via mail, sms o telefonicamente!
⚠ Per maggiori informazioni contattare le Guide naturalistiche
👉🏼 Giovanni 380 3553979 | Rosaria 3207629753.
Si consiglia un abbigliamento adatto alla stagione, ma comodo per le diverse condizioni meteorologiche che potrebbero presentarsi durante la giornata. Un abbigliamento a strati è la soluzione ottimale per qualsiasi condizione. Consigliate scarpe da trekking, ma in questo caso andranno bene anche le tennis e pantaloni lunghi per evitare punture di insetti o escoriazioni da contatto con piante spinose.
🏰 DESCRIZIONE
Roccaforte molto suggestiva, il Castello di Calatubo si erge su un rilievo roccioso (152 m.) da cui si dominano il golfo di Castellammare e l’entroterra fino a monte Bonifato. La posizione del sito, attraversato da importanti vie di comunicazione, la ricchezza del suo territorio e la presenza di un antico approdo, giustificano la presenza di un insediamento di età arcaica a partire dal VII sec. a. C. e l’importanza che esso assunse in età normanna. Attorno al castello sorgeva il villaggio di Calatubo, che fondava il proprio commercio sull'esportazione di cereali e di pietra da mulino estratta dalle cave attorno al torrente Finocchio, come menzionato nel periodo normanno dal geografo arabo Idrisi nel Libro di Re Ruggero, scritto nel 1154. Il castello costituisce un complesso architettonico pluristratificato di notevoli dimensioni che già esisteva nel 1093 quando il Conte Ruggero definì i confini della nuova diocesi di Mazara includendolo fra le fortificazioni del nuovo grande vescovado. Circa sessant’anni dopo, quando il geografo musulmano Idrisi descrisse la Sicilia sotto il regno di Guglielmo il Buono, Calatubo veniva indicato come robusta fortezza e villaggio con un vasto territorio alle proprie dipendenze. Dopo l’abbandono del villaggio, durante il periodo della guerra antimusulmana condotta nell’isola da Federico II, il castello, cessata la sua funzione militare, si trasformò in masseria a controllo del vasto feudo, trasformazione documentata dalle numerose strutture che si sovrapposero all’impianto originario, come magazzini, stalle e quant’altro fosse stato utile al buon funzionamento del feudo agricolo di Calatubo. Il castello fu utilizzato fino al 1960 circa, per essere poi abbandonato e trasformato in ovile. L’azione distruttiva degli animali, il terremoto del 1968 e l’assenza d’interventi condusse al crollo dei solai e infine delle murature. Nel 2007 il Comune di Alcamo ha acquistato il castello dalla famiglia Papè di Valdina. Nel corso degli ultimi anni (2003-2014) è stato incluso più volte nell'ambito dell'iniziativa ‘I Luoghi del Cuore’ promossa dal FAI, che ha come obiettivo la protezione e la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano posizionandosi al terzo posto nel 2014-2015. In seguito a tale risultato, è stato creato un percorso dai volontari dell'associazione "Salviamo il Castello di Calatubo" consentendo una fruizione pubblica del complesso monumentale.
La Cuba delle Rose è una cisterna araba che risale a circa mille anni fa e si trova a circa 300 metri sul lato nord/ovest del castello di Calatubo. La Cuba – dall’arabo qubbah, cupola – è una particolare costruzione che ha resistito al passare dei secoli, che ancora oggi raccoglie le acque di una sorgente. Un’opera molto importante dal punto di vista archeologico e architettonico, unica nel suo genere in Sicilia in quanto si tratta di una delle rare costruzioni che conservano le caratteristiche costruttive tipiche dei “dammusi”, a forma quadrata e con un tetto simile a una cupola: era la fonte di rifornimento d’acqua per gli abitanti del distretto medievale di Calatubo. Le acque di una vicina sorgente venivano convogliate per mezzo di un qanat, sistema di approviggionamento idrico di origine persiana, che grazie a un costante dislivello e a un cunicolo, portava l’acqua di una sorgente a grande distanza. Luogo di antiche leggende, l’abbeveratoio è composto da una camera interna con l’acqua sorgiva, comunicante con una vasca esterna (bevaio).
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