Detalles del Evento
Rassegna TEATRO NECESSARIO // Binario Vivo presenta
PEERGYNTRIP
29 Ottobre ore 21.15 @Teatro Olimpia Vecchiano
Intero € 15
Ridotto € 12 (soci coop, studenti)
produzione Teatro del Loto
tratto da Herik Ibsen
Regia Stefano Sabelli
Con Eva Sabelli, Gianantonio Martinoni, Bianca Mastromonaco, Mauro d'Amico, Fabrizio Russo
Musicisti in scena Piermarino Spina, Roberto di Marzo. Scene Francesco Fassone, Allestimenti Michelangelo Tomaro, Costumi, Martina Eschini, Disegni luci Daniela PAsseri, Tecnico luci Giuseppe Follacchio.
Nel 1867, durante un viaggio in Italia – fra Roma, Ischia e Sorrento – Henrik Ibsen, autore attento ai mutamenti sociali e di costume e alle contraddizioni della borghesia ottocentesca, crea Peer Gynt, la
sua opera più fantastica e onirica. Per casuale coincidenza, lo stesso anno, Karl Marx, padre del materialismo storico, da in stampa Il Capitale, l’opera che forse più d’ogni altra può aver influenzato l’Ibsen autore di drammi sociali. Peer Gynt è una favola affascinante, dall’andamento picaresco, con mutamenti improvvisi, adatti anche a un fantasy cinematografico. Un dramma in versi, distante e diverso dalla produzione più naturalista del padre della drammaturgia moderna, per il quale Grieg ha scritto musiche note e popolari, oggi forse più della stessa opera teatrale. Stefano Sabelli, traducendo e adattando il testo dell’autore norvegese, con PeerGynTrip mette in scena, per la Compagnia del Loto, una favola, dove tempi, spazi e luoghi si sovrappongono in un’età e in un gioco temporale indefiniti.
La storia del simpatico perdigiorno che trascorre l’esistenza edonisticamente, tra piaceri materiali e fantasticherie, rappresenta il cammino della vita, della ricerca del sé nel contatto col mondo reale e irreale: una metaforica ricognizione della natura umana che assume i contorni di un’avventura faustiana.
Lo spettacolo è un caleidoscopio di visioni fantastiche e irresistibili mutamenti scenici, esaltati dalla bella scenografia ideata da Francesco Fassone. La vita di Peer, personaggio che interpreta tutte le sfide romantiche dell’uomo ottocentesco alle prese con la rivoluzione industriale e la modernità, si snocciola come uno schioccare di dita che mette in comunicazione in uno stesso tempo, visibile e no, tutte le età dell’uomo, sfogliate come gli strati di una cipolla, alla ricerca di un cuore che (come l’isola) non c’è. Peer Gynt, simpatica canaglia, spaccone e ribelle, bugiardo come Pinocchio e riluttante a crescere come Peter Pan – personaggi di cui è a suo modo antesignano e che questa regia tiene presenti – passa da una frottola all’altra, come da un’avventura all’altra. Segue, impavido, l’imperativo - Sii te stesso!- trascorrendo la vita in un mondo dove fantasia e realtà finiscono per confondersi.
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