Detalles del Evento
domenica h 17,00
Saltare nel buio.
Saltare verso il futuro.
Saltare.
C’è qualcosa di straordinario nel guardare l’infanzia che se ne va.
Forse inizia qui la nostalgia. Quando volti la testa e ti accorgi che qualcosa se ne è andato per sempre.
Noi, gli adulti, rimaniamo senza parole.
Loro, gli ex bambini, non vedono l’ora.
Noi faremmo di tutto per riavvolgere il nastro.
Loro farebbero di tutto per fuggire lontano.
Loro, gli ex bambini.
Loro, gli ancora bambini.
Loro, il futuro.
Loro, che cercano di parlarci.
Loro, che alzano la voce.
Loro, che usano parlo vecchie per dire cose nuove.
Loro, in continui esercizi di libertà.
Questa installazione parla di loro.
È il palcoscenico di un teatro, ma è anche una piazza nel centro o nella periferia di una città qualunque, è la piazza virtuale di internet, è la chat sul telefonino, sono i muretti o giardinetti in cui si siedono tutti i pomeriggi.
Dentro ci sono i giochi.
Il simbolo dell’infanzia da cui tutti siamo chiamati a separarci.
BIOGRAFIA
Biancofango è un progetto artistico che nasce dall’urgenza di ripensare le funzioni del teatro e che insegue – fin dalle sue origini – la ricerca di sempre nuovi dialoghi tra corpo e parola. La scrittura scenica, la drammaturgia originale, l’indagine sul territorio e sul contemporaneo attraverso dispositivi sia artistici che pedagogici, ma anche la riappropriazione e il ri-attraversamento dei classici in molteplici forme, sono le direzioni che, da sempre, accompagnano il lavoro.
Fondata e diretta da Francesca Macrì e Andrea Trapani, Biancofango ha realizzato molteplici progetti. Tra questi: la TRILOGIA DELL’INETTITUDINE (In punta di piedi, La spallata, Fragile show) che ha circuitato per molti anni in Italia e all’estero – nel 2011 Titivillus ne ha pubblicato anche le drammaturgie – e PORCO MONDO, che compie dieci anni e torna in scena, quest’anno, in una versione nuova. Contemporaneamente, grazie alla collaborazione di svariati teatri su territorio nazionale, Biancofango progetta nuovi dispositivi artistici e pedagogici, come la formazione di compagnie anomale di attori professionisti e adolescenti che riattraversano Romeo e Giulietta di Shakespeare. La progettualità, per circa sei anni, fa numerose tappe in Italia. Tra i progetti degli ultimi anni invece: IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO che ha debuttato a Romaeuropa Festival, la ricerca interdisciplinare tra azione performativa e azione musicale che ha dato vita a IO E BAUDELAIRE_Who wants to live forever? – prima parte di una trilogia dedicata ai maledetti e ABOUT LOLITA, prima parte di un dittico dedicato al tema di Lolita che ha debuttato alla Biennale di Venezia. La seconda parte, NEVER YOUNG, occuperà buona parte del prossimo futuro e farà la sua prima tappa a Teatri di Vetro attivando due dispositivi diversi sul tema: un’installazione e una docu-performance.