Tutti i giorni facciamo e riceviamo violenza. Non si tratta solo di violenza fisica, ma di una violenza a volte nemmeno percepibile. Sottile, quasi inafferrabile, ma potente, che produce ferite, e anche se sono lontane nel tempo si percuotono sul nostro presente. Questo monologo affronta le motivazioni profonde della violenza e le debolezze psicologiche che spingono le persone ad agire violenza verso gli altri. Nello specifico, Sagome indaga sul punto di vista femminile e le sue numerose sfaccettature.
Come rispettare e comunicare con gli altri senza limitarsi a una comunicazione superficiale tra sagome? Dopo aver ricevuto violenza quanto di noi resta autentico e quanto invece di quello che ci portiamo addosso appartiene al carnefice? Una serie di quadri vedranno una donna sola in scena moltiplicarsi attraverso una bambola gonfiabile che è quell’altra parte di sé, l’intero universo femminile, con cui confrontarsi: la madre che non la capisce e che vorrebbe proporle dei modelli a cui non può corrispondere, l’amica che la tradisce, l’amante che la trasforma... Una sagoma che diventa denuncia dell’oggettivizzazione dell’individuo, denuncia sociale di una comunicazione tra forme vuote.
Nicoletta Epifani (1994) è diplomata alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Come autrice e interprete ha collaborato con Massimiliano Cutrera, come interprete con Giampiero Solari, Veronica Cruciani, Alberto Cavecchi, Eleonora Moro.
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