Dettagli evento
Uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli/Cranpi / Collaborazione alla drammaturgia: Marta Meneghetti, Giada Parlanti, Emanuele Silvestri / Collaborazione artistica: Lorenzo Letizia, Tiziana Tomasulo, Lafabbrica / Performer: Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti / Scene e marionette: Fiammetta Mandich / Luci: Raffaella Vitiello / Suono: Hubert Westkemper / Fonico: Jacopo Ruben Dell’Abate / Assistenti alla regia: Francesco Meloni, Silvia Corona, Arianna Cremona / Foto di scena: Tiziana Tomasulo, Valeria Tomasulo / Consulenza: Piergiorgio Solvi / Un ringraziamento a Giorgio Testa.
Biglietto intero 15€ / Ridotto 12€
La classe è un docupuppets con pupazzi e uomini. È un rito collettivo, in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti, interpretati da pupazzi realizzati da Fiammetta Mandich, rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi delle scuole elementari all’istituto “Suore di carità” e in particolare da quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia.
Questi ricordi/pezzi di legno si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli da macello o a tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutto intorno, silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e compagni che respirano. I genitori sono solamente disegnati su un cadavere di lavagna ma poi ben presto cancellati. Nel silenzio dei loro passi, questi corpicini di legno si muovono nel mondo terrorizzante di Suor Lidia, unica presenza in carne ed ossa che sfugge alla vista di pupazzi e spettatori.
In questa ricerca di pezzi di memorie andate emerge il ricordo in cui Suor Lidia affida a Fabiana la regia di una piccola scena per una recita scolastica decidendo, forse, insieme a lei, la vocazione della sua alunna.