I MEZZALIRA, Teatro Talia Tagliacozzo 07/01/2023 PROSA
Teatro Talia
Tagliacozzo,Via S. Cosma 2
67069
Italia
META Produzioni - APS

Organizzatore

Agnese Fallongo, Tiziano Caputo, Adriano Evangelisti

I MEZZALIRA, Teatro Talia Tagliacozzo 07/01/2023 PROSA

7 Gennaio 2023 - 18:00
Vendite Online Terminate
Un racconto tragicomico che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio passato, e ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia, non sempre perfetta!

Posti esauriti

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Dettagli evento

I MEZZALIRA
Panni sporchi fritti in casa
scritto da Agnese Fallongo

con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
e con Adriano Evangelisti
Musiche originali Tiziano Caputo
Scenografie Andrea Coppi
Costumi Daniele Gelsi
Regia Raffaele Latagliata

Dopo Letizia va alla guerra - la suora, la sposa e la puttana e ...Fino alle stelle! - scalata in musica lungo lo stivale, spettacoli con i quali si sono posti all'attenzione della critica e del pubblico negli ultimi anni, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo tornano con un nuovo progetto dal titolo insolito e curioso: I Mezzalira - panni sporchi fritti in casa, terzo capitolo che conclude la “Trilogia degli Ultimi” iniziata dalla Fallongo con la scrittura dei primi due. Accanto a loro Adriano Evangelisti che, dopo averli diretti in Letizia va alla guerra, questa volta li affiancherà sul palcoscenico dando corpo e voce al protagonista - narratore della storia. La regia è affidata ancora una volta a Raffaele Latagliata, che già aveva firmato quella di ...Fino alle Stelle!, ad ulteriore conferma dell'ormai consolidato sodalizio di questo collettivo artistico.
Il titolo I Mezzalira - panni sporchi fritti in casa nasce da un gioco linguistico che crea una fusione tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede, tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai. Se è vero che la saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all'interno delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della famiglia Mezzalira, protagonista del racconto, che, proprio come l’olio delle olive che raccoglie, scivola in una spirale di infausti accadimenti che la indurranno, inevitabilmente, a scendere a patti col mondo esterno.
Il tutto visto e raccontato da Giovanni Battista Mezzalira detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia che, una volta adulto, traccerà un vero e proprio arco della sua esistenza, in un caleidoscopio di ricordi che attraverseranno una vita intera, una vita fatta di luci, ombre e colpi di scena all’interno del medesimo focolare domestico. Petrusino sarà costretto a fare i conti con i fantasmi del passato per poter scendere a patti con il presente, scoprendo di non essere stato il solo a custodire un segreto. Un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e del thriller e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio personalissimo passato, e ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia... non sempre perfetta.
La narrazione delle vicende, in cui tragedia e commedia si confondono continuamente, procederà attraverso una girandola vorticosa di ricordi rivissuti dal nostro protagonista, ma restituiti sempre “in assenza”. Egli presterà la voce al sé stesso bambino, al sé stesso ragazzo e al sé stesso uomo, ma in realtà sarà sempre assente dalla scena. L’intera vicenda familiare, seppur legata dal fil rouge della narrazione, si estrinsecherà per lo più in forma dialogica e gli altri personaggi si relazioneranno sempre con lui, ma questi rimarrà defilato fisicamente dalla scena in modo che il passato, quello cui la memoria del protagonista/narratore riesce a dare forma, venga incarnato nel presente, disarticolando e riarticolando il tempo della storia nel tempo del racconto e non necessariamente seguendo una coerenza spazio-temporale. Il nostro protagonista ricomporrà gli accadimenti a suo piacimento stabilendo da subito un rapporto diretto con gli ascoltatori. L'obiettivo è quello di recuperare la potenzialità della grande tradizione orale italiana in cui, per mezzo della rievocazione, ciascun individuo possa ricostruire e dare forma al suo passato. Ma, in questo caso, il tempo passato del monologo prefigurerà quello che per il pubblico è ancora a venire. Il racconto, quindi, renderà il futuro un futuro sul quale non si potrà più agire, nonostante la continua speranza di poterlo fare.
Infine la narrazione alternerà alla parola dei contrappunti sonori, realizzati in scena dagli attori stessi per restituire le atmosfere e creare suggestioni. Si ricorre, invece, alla musica, composta appositamente da Tiziano Caputo per lo spettacolo ed eseguita rigorosamente dal vivo, ogni qual volta le parole, non potendo reggere il peso del sentimento, debbano essere sublimate attraverso il canto. È un canto dell’anima, un canto di condivisione, un canto ancestrale di ritrovata connessione con la parte più profonda del nostro essere e con la terra d’appartenenza.

I biglietti per assistere allo spettacolo saranno acquistabili anche presso Tagliacozzo Turismo- Info Point. Abbonamenti acquistabili solo presso l'Info Point.

Meta Aps propone al pubblico del teatro i seguenti prezzi: Platea e palchi di I € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18 (ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Condizioni di uso degli acquisti:
-i biglietti acquistati non possono essere rimborsati o annullati, a meno che l'evento non venga completamente annullato.