Il laboratorio propone di ricercare una grammatica creativa che si radichi sull’emersione del corpo proprio, di ciò che pertiene profondamente alla propria natura.
Il laboratorio propone di ricercare una grammatica creativa che si radichi sull’emersione del corpo proprio, di ciò che pertiene profondamente alla propria natura. Retrocedere al corpo, alla sua materialità spirituale, alle sue fenomenologie visibili e invisibili. L’immagine nelle sue diverse nature ne è il germe propulsore, la sorgente creativa. I materiali a fondamento del percorso sono pensiero e pratica della danza Butō, strumenti di consapevolezza dall’Euritmia, esperienza del Teatro fisico, utopia dell’Ignoto.
BIOGRAFIA
Alessandra Cristiani, performer e danzatrice lavora come solista e stabilmente nella compagnia Habillè d’eau.
Formatasi nel Teatro di ricerca dal 1996 esplora il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butō creando con il gruppo Lios la Rassegna internazionale di danza butō Trasform’azioni (2001-2010). Vince nel 1997 il Premio Excelsior come migliore attrice per il cortometraggio La foto, regia Sara Masi; nel 2008 Scenari Indipendenti con il progetto La fisica dell’anima. Francesca Stern Woodman. Negli anni 2011-2013 è coreografa in residenza per L’Accademia Filarmonica di Roma, inserendo performance in natura all’interno del Festival Iternazionale della danza, Teatro Olimpico, Roma. Nel 2018 riceve la Nomination come migliore attrice o performer per i lavori Clorofilla e Euforia, spettacolo Habillè d’eau con il quale la compagnia si aggiudica il Premio Ubu per il miglior spettacolo di danza.
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