Liberamente tratto dal Giornalino di Gian Burrasca
Rielaborazione testuale Silvia Rossetti
Musiche di Nino Rota trascrizioni D. Drei
Direttore Jacopo Rivani
Voce recitante Camilla Berardi e Marco Saccomandi
Orchestra Filarmonica Italiana
Musica, canto e prosa si fondono in questa riscrittura teatrale de Il Giornalino di Gian Burrasca in cui le musiche e le canzoni scritte dal Maestro Nino Rota vengono riarrangiate e rilette dall’Orchestra Filarmonica Italiana per fungere da musiche di scena. Quest’ultima viene animata da un giovane Giannino interpretato da un’attrice en travesti (Camilla Berardi) che come nella tradizione dello sceneggiato omonimo per la regia di Lina Wertmuller vede la giovane Rita Pavone interpretare sia nelle parole che nelle canzoni il turbolento ragazzino; e da un secondo attore (Marco Saccomandi) che vestirà i panni di tutti quei personaggi con cui il protagonista interagisce e si relaziona durante la storia giocando con i generi, le età e le forme senza porre limiti al gioco e all’immaginazione.
In un’operazione che prende la musica che il Maestro Rota scrisse per la televisione per adattarla al teatro e il testo letterario di Vamba per farne una drammaturgia, La Corelli si unisce nella sua esperienza al collettivo teatrale ravennate Spazio A a cui è affidata l’interpretazione, l’adattamento drammaturgico (di Silvia Rossetti) e la regia (di Marco Montanari) dello spettacolo che tocca temi attuali oggi come negli anni ‘60.
La distanza tra adulti e ragazzi viene vista dagli occhi dell’iconico Giannino Stoppani ovvero Gian Burrasca che nella sua turbolenza svela senza esserne nemmeno cosciente, nel modo tipico dei bambini e dei ragazzi, tante contraddizioni del mondo degli adulti e smascherandole con il suo piglio irruento li costringe in un modo o nell’altro ad affrontarle.
Perché non dire direttamente al vecchio signor Venanzio che tutti aspettano la sua morte per ricevere l’eredità? E che siccome non si decide mai a morire lo chiamano “vecchio spilorcio, sordo rimbambito, spedale ambulante”? Perché essere costretti a mangiarsi la minestra di magro servita nella mensa del collegio quando questa viene preparata con la risciacquatura dei piatti ? Ma che minestra e minestra…
Giannino si mette al comando della rivolta del minestrone al grido di: “VIVA LA PAPPA COL POMODORO!”
Brani musicali eseguiti
“Gian Burrasca”
“La canzone di Zia Bettina”
“Che scherzi fa l’amore”
“Il tango della scuola”
“Le piccole stazioni”
“I gatti di Roma”
“Le bugie e la verità”
“Viva la pappa col pomodoro”
“Addio giornalino”
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