di Rosalinda Conti
con Giordana Morandini
Agata abita in una casa in campagna. Una mattina di primavera si sveglia e si rende conto che l’albero del suo giardino non ha più foglie. Un esperto di alberi le dice che il suo albero sta morendo, che è molto fragile e che di conseguenza va abbattuto. Allora Agata pensa alla morte.
Lo spettacolo si pone diverse domande: possiamo noi, individui che abitano un occidente civilizzato, colto, nevrotico, perlopiù metropolitano, lasciare che la natura, nel suo peculiare modo, ci insegni come guardare da un altro punto di vista l’abisso verso il quale tutto corre o cammina? Cosa è cambiato in noi (e nel nostro sistema immaginifico) da quando, quasi due anni fa, la morte è rientrata senza invito dalla porta principale, costringendoci a riflettere non solo sul modo in cui moriamo ma anche sul modo in cui viviamo?
Avviso
Seleziona almeno un biglietto per procedere!
Hai delle domande?
Se ti occorrono info sull'evento puoi contattare l'organizzatore. Per assistenza sui biglietti o sui pagamenti, utilizza la chat presente su questo sito.