Due corpi femminili in assenza di equilibrio: la postura è instabile, la voce non trova il suo tono naturale, il respiro è limitato, costretto dai lacci di un corsetto. Due donne in bilico tra il tentativo di raggiungere un modello estetico, e il riconoscere che questo stesso modello è un’imposizione culturale e sociale. I due corpi sono in una condizione di disequilibrio, determinata da due tavolette propriocettive che costituiscono l’unico spazio d’azione. Due giroscopi, applicati alle tavolette, misurano il grado di disequilibrio. Questo dato, processato, agisce sulle voci microfonate delle performer, che quindi salgono e scendono di tono in base all’ampiezza del disequilibrio. Così come la postura, anche la voce non trova il suo stato “naturale”.
da un’idea di Anna Basti
Elaborazione e messa in scena Anna Basti e Chiara Caimmi con Anna Basti e Chiara Caimmi
Direzione tecnica e disegno luci: Maria Elena Fusacchia
Musiche originali: Iva Stanisic / Yva and the toy george
Manipolazioni sonore: Lukas Wildpanner
Supporto tecnologico: Alessandro Petrone e Francesco Castrovilli
Con il sostegno di Inteatro Residenze, Centrale Fies, Muta Imago, KOMM TANZ/Teatro Cartiera residenze, Compagnia Abbondanza/Bertoni
in collaborazione con il Comune di Rovereto
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