CAFFETTIERA BLU
Angelo Mai
Roma,via delle Terme di Caracalla, 55
00153
Italy
Angelo Mai

Organizer

Bluemotion

CAFFETTIERA BLU

23 May 2021 - 13:00
Online sales ended
di Caryl Churchill
traduzione Laura Caretti e Margaret Rose
uno spettacolo di Bluemotion
regia di Giorgina Pi

Event details

CAFFETTIERA BLU
di Caryl Churchill
traduzione Laura Caretti e Margaret Rose
uno spettacolo di Bluemotion
regia di Giorgina Pi
con Sylvia De Fanti, Mauro Milone,
Laura Pizzirani, Alessandro Riceci, Simona Senzacqua, Giulia Weber
voce fuori campo Marco Cavalcoli
costumi Gianluca Falaschi
dimensione sonora Valerio Vigliar

ALL’INTERNO DI
Non Normale, Non Rassicurante. Progetto Caryl Churchill
a cura di Paola Bono con Angelo Mai
L’inganno come nucleo sentimentale della famiglia, come trappola inevitabile: questo è il blu che colora il cuore del testo. Lo fa al punto da trasformare la densità di questa tinta in lemma che sostituisce a caso – senza alcuna regola precisa – le parole necessarie a spiegarsi. Piccole storie, che una consumata e inventiva manipolazione del linguaggio e della macchina teatrale trasforma in parabole complesse: sulla futilità dell’esistenza, sulle aporie della comunicazione, sulla natura costruita e fragile di un soggetto non più concepibile come unificato e coerente. Le identità dei personaggi si disintegrano insieme alle convenzioni e alle aspettative dello spettatore, in un gioco di distruzione.

BLUEMOTION è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti visivi si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, confrontando i propri sguardi sul presente e sull’arte. Le opere di Bluemotion sono sempre creazioni collettive, risultato dello scambio e delle visioni dei membri del gruppo. Bluemotion crea, vive e condivide nello spazio indipendente per le arti Angelo Mai. Gli artisti di Bluemotion sono anche attivisti nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. A marzo 2014 gli artisti di Bluemotion hanno subito accuse molto gravi che tentavano di tradurre il loro impegno politico in atti criminosi. Dopo più di un anno sono stati scagionati da ogni accusa e si è conclusa una incresciosa indagine che ha tentato di limitare la loro libertà e di ridurre le intense e decennali attività dell’Angelo Mai. Dal 2015 Bluemotion è impegnata nella diffusione in Italia dell’opera della drammaturga inglese Caryl Churchill, partecipando al progetto teatrale ed editoriale Non Normale, Non Rassicurante. Progetto Caryl Churchill, attraverso mise en espaces, traduzioni, radiodrammi [in particolare Non Non Non Non Non Abbastanza Ossigeno per Rai Radio3] e soprattutto direzione di spettacoli tra cui Caffettiera Blu, Settimo Cielo, Not not not not not enough oxygen. Dal 2019 lavora sulla scrittura di Kae Tempest, a dicembre 2019 debutta con Wasted e a febbraio 2020 inizia il progetto Tiresias. L’Angelo Mai e Bluemotion nel 2016 ricevono il premio Ubu Franco Quadri.

ANGELO MAI è un laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico nato a Roma nel 2004. Nasce più di 15 anni fa dall’occupazione dell’ex istituto Angelo Mai nel rione Monti. Nel 2006 viene sgomberata la storica sede e al collettivo viene assegnata una ex bocciofila nel Parco di San Sebastiano, che dal 2009 diventa il nuovo luogo delle attività culturali promosse dal collettivo. Il collettivo è formato da teatranti, musicisti/e, lavoratori e lavoratrici della cultura e dello spettacolo. L’Angelo Mai ha attraversato anni e anni di lotte, resistendo a 3 sgomberi e a reiterate azioni giudiziarie, reinventandosi sempre e diventando un simbolo di resistenza culturale su scala nazionale. Negli anni ha ospitato centinaia di concerti e spettacoli, laboratori e prove, ha prodotto e creato spettacoli, dischi e video, ha ideato e realizzato progetti fuori formato, dispositivi artistici, ha visto la nascita della formazione artistica-teatrale Bluemotion. Nel 2016 L’Angelo Mai ottiene un importante riconoscimento, il Premio Franco Quadri per il suo ruolo chiave nel promuovere la cultura nella sua profonda declinazione politica. Ad oggi, nonostante la sua ancora precaria situazione amministrativa, l’Angelo Mai continua ad essere luogo per la produzione artistica e punto di incontro per la creatività e per gli sguardi sul mondo.