Come apertura della serata musicale proponiamo un omaggio alla terra pugliese che ci ospita: uno dei sei quartetti di Gaetano Latilla. Barese d'origine, conosciuto soprattutto come operista e ben presto fagocitato dai vivacissimi conservatori napoletani, questo compositore rivela sorprese anche nel campo della musica da camera, dove freschezza compositiva ed inventiva tematica regalano un'esperienza di ascolto inusuale. Se negli anni '70 del Settecento Latilla sperimenta la scrittura per quartetto d'archi, risale alla fine degli anno '80 la stesura del magistrale Quartetto in do maggiore Op.54 n.2 di Haydn, compositore di riferimento per questo genere musicale, tanto da essere definito "padre del quartetto d'archi". Accanto a questo Haydn maturo presentiamo, in conclusione del concerto, un brano ancora inedito e probabilmente mai ascoltato, ma di un grandissimo compositore del classicismo: siamo nel 1790, Beethoven ha 20 anni e realizza sei Quartetti che poi decide di non dare alla stampa. Oggi sono presenti nel catalogo delle Opere beethoveniane come "appendice", precisamente indicati come Anhang 2. Il Quartetto Anhang 2 n.1 in do maggiore svela un lato ancora sconosciuto di ciò che poteva avere nella mente un giovane compositore destinato a fama imperitura