In un commissariato arriva una telefonata di Ulisse che denunzia la scomparsa di Penelope. È Polifemo che tiene in ostaggio Penelope con l’aiuto dei due Satiri. Il Commissario Sileno indaga...
Di Luigi Spina, in scena Antonio Coppola, Giacomo Casaula, Cristina Mazzaccaro, Alessandro Musto, musiche di Ernesto Tortorella, regia di Francesco Puccio.
Lo spettacolo apre con una telefonata inaspettata in un commissariato: Ulisse denuncia la scomparsa di Penelope. Da qui prende avvio un intreccio in cui il mito si mescola al presente e l’indagine del commissario Sileno si trasforma in un viaggio dentro le pieghe più umane dell’Odissea. È Polifemo a tenere in ostaggio Penelope con l’aiuto di due Satiri, che in scena recitano i versi sul Ciclope di Omero e di Euripide, nella traduzione siciliana di Luigi Pirandello. Tra telefonate anonime e inganni, Ulisse torna a confrontarsi con il Ciclope, non più solo “il mostro”. Una riscrittura teatrale di un tema classico in chiave contemporanea, in cui ironia, riflessione e memoria si intrecciano, restituendo al pubblico un Polifemo sorprendentemente più umano.