da Giuseppe Verdi e Francesco Maria Piave a I Tre Barba
Regia I Tre Barba
con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito e Lorenzo Garufo
I Tre Barba, attraverso la prosa, ripropongono i libretti dei più celebri capolavori operistici del ‘700 e ‘800 offrendo uno sguardo irriverente, satirico e fantasioso, giocando in modo intelligente con la musica e i libretti dell’opera lirica, per rendere popolare e vicina a tutti una forma d’arte unica apparentemente lontana ed elitaria. Rigoletto, gobbo buffone di corte, ha una figlia, Gilda, la cui esistenza tenta di mantenere segreta ai cortigiani, molti dei quali intendono vendicarsi di lui per le sue beffe feroci. In un clima di festa sfrenato, su un palcoscenico pieno di palloncini e luci stroboscopiche, I tre Baraba costruiscono una vera e propria farsa del dramma, alternando ai versi del libretto alcuni testi in prosa e misurandosi, ancora una volta, con le arie più famose dell’opera tra le quali spiccano “Cortigiani, vil razza dannata”, “Bella figlia dell’amore”, “Questa o quella per me pari sono” e l’immancabile “La donne è mobile”.