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Il progetto Inward Songs (Canzoni Intime) nasce nel 2024 da un’idea di Sara Rotunno: raccoglie prevalentemente brani originali di Sara e standard jazz ricercati presenti sull’omonimo disco Inward Songs (Emme Produzioni, 18 Dicembre 2024), fondendo jazz contemporaneo, hard bop, classici italiani senza tempo e musica argentina. Nonostante la natura eterogenea del progetto, si riconosce il filo conduttore del racconto di emozioni e sensazioni intime, attraverso un dialogo introspettivo espresso nella formula essenziale del duo acustico voce – pianoforte.
Ecco qualche recensione:
“…un album intenso, pensato in sottrazione, introspettivo ed elegante, carico di spiritualità, Colpisce in “Inward Songs” la gestione e l’estensione vocale, soprattutto negli alti, così matura, tecnicamente avanzata e sofisticata. Emerge altresì un canto che si prende cura del testo. C’è presenza e personalità.” (Jazzit)
“Le ampie melodie consentono di ascoltare diverse sfumature della voce di Rotunno. L'atmosfera in duo è intima, come nelle atmosfere di seta in cui siamo immersi in “Nostalgia”, sia per le progressioni armoniche che per il timbro vocale. In più occasioni Schepisi crea strutture ritmiche incalzanti, come per “Ode to the moon”, o per il brano “Kathy”, in 5/4. In “Raindrops Serenade” i ritmi sincopati mantengono alta l'attenzione, e Rotunno si cimenta anche nello scat. “May” chiude l'album con un ritmo swing, che si intuisce anche in assenza di batteria. (…) May, il brano di chiusura dell'album è senz'altro è uno di quelli che più resta impresso, perché sottolinea il virtuosismo della voce di lei, e la capacità di lui di far percepire anche strumenti che non ci sono, come contrabbasso e batteria, dato il senso di ritmo ben sviluppato.” (Gilberto Ongaro, Musicmap)