Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, sua madre, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sua tenacia e la sua forza, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio, diventando esempio e simbolo di legalità: io non fuggo e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Io sto qui.