Event details
Superstite è una riflessione su ciò che rimane dopo una mutazione, un cambiamento e si fa carico di una storia che a tratti appare sbiadita o mutilata. Un corpo solo, da solo, esplora le infinite declinazioni del “vuoto che resta”. Il frammento non è una scoria, tutto il contrario. Piccola parte che ti parla di un possibile “tutto” di una possibile interezza che apre all’immaginazione di un tempo nascosto e di una possibile diversità. Cosa muove la parte mancante? Quali confini e quali forme prova a ridisegnare? Il corpo superstite rappresenta bellezza e brutalità, ci mostra quello che non c’è più, racconta un vuoto, una voragine, un buio, un ricordo e sia esso stesso che chi lo osserva sono avvolti da un continuo movimento di indagine su questa mancanza. Un’azione coreografica dove il movimento, tramite di vita, si pone in relazione a una dinamica più grande che appartiene alla costante instabilità e precarietà dello stato di sopravvivenza. Ed è proprio in questo aprire il corpo al vuoto, vero spazio vitale, che nasce il movimento come continuo riassestamento, come tensione a un esserci e a una nuova possibilità.
BIOGRAFIA
Danzatrice e autrice. Laureata in architettura, si forma nella danza classica e modern jazz, e poi nella danza contemporanea tra l’Italia, Il Belgio, La Spagna, L’Argentina. Vince alcuni progetti nazionali ed internazionali di ricerca e formazione coreografica: DanceMovesCities, KLM, Volcano, WorkspacericercaX. Dal 2018 è insegnante Dance Well sia a Roma per Parkinzone Onlus che a Torino per Piemonte dal Vivo. Come interprete ha lavorato con vari coreografi e registi tra i quali Romeo Castellucci, Lisbeth Gruwez, La Società dello Spettacolo, Simona Bertozzi, Virgilio Sieni, Alessando Carboni. Come coreografa collabora con la compagnia di prosa Baglioni\Bellani.I suoi progetti come autrice sono stati presentati presso festival ed istituzioni nazionali ed internazionali.