Wannabe è la prima collaborazione tra la coreografa Fabritia D’Intino e il musicista Federico Scettri.
La ricerca è partita dalla riflessione sul rapporto tra danza e musica nella cultura contemporanea. Cosa
muove i corpi di oggi? L’immaginario di riferimento è quello della tv, dei club e dei videoclip. Una normalità
fatta di ripetizioni che ci seducono e ci influenzano e in cui il corpo femminile esiste prevalentemente in
versione iper-sessualizzata. Così esposti a modelli forzati ed artificiali veniamo spinti verso la riproduzione e
l’esaltazione di un virtuosismo quasi pornografico.
La scelta artistica è quella di accogliere tale spinta in una ricerca ossessiva verso un essere altro. La cultura
pop occidentale diventa così base contemplativa del corpo in movimento in un viaggio fisico di
riconoscimento e liberazione da alcuni dei codici che ci appartengono e rappresentano.
Wannabe è il motore ad andare oltre i propri limiti.
Una celebrazione del mainstream che ci nutre e ci muove, malgrado noi.
BIOGRAFIA
Fabritia D’Intino si laurea presso L’Accademia Nazionale di Danza e consegue il BA presso ArtEZ (Arnhem, Olanda). Come danzatrice lavora con le compagnie Maktub Noir, Déjà Donnè, Sosta Palmizi e Chiasma. Dal 2013 al 2019 coordina la piattaforma Barcelona International Dance Exchange – BIDE curando le attività in Europa e America. Nel 2017 vince i premi In Generazione (Fabbrica Europa) e TU 35 Expanded (Centro Pecci) con il suo solo “Wannabe” in collaborazione col musicista Federico Scettri. Nel 2019 debutta presso il Festival Le Grand Bain di Roubaix con il quartetto “Plubel”, creato in collaborazione con Clémentine Vanlerberghe. Nel 2019 inoltre coordina insieme a Caterina Moroni il progetto partecipativo “Museo Domestico”. Dal 2019 è artista associata della Compagnia Chiasma/Salvo Lombardo (Roma).