Event details
WOOD Installazione Performativa // Primo Studio
coreografia Marianna Moccia e Sara Lupoli
performer Maria Anzivino (solo version)
drammaturgia Martina Di Matteo
paesaggio Sonoro Pietro Santangelo
foto comunicazione Alessandra Finelli, Sabrina Cirillo, Marco Gambardella
produzione FUNA
con il sostegno di Casa del Contemporaneo, PianoBe, Art Garage, Korper
Nel rileggere le diverse esperienze della civiltà, il legno risulta essere un elemento che ha segnato profondamente epoche, culture e saperi di ogni tempo.
In stretto legame con la razionalità umana, questo materiale, spesso dimenticato dagli storici, ha invece generato sin dalla sua prima utilizzazione una riflessione complessa sulle modalità plurali di vita collettiva. In WOOD, la performance si declina come una ricerca artistica installativa, che implica l’utilizzo di una tavola di legno capace di suscitare attraverso il suo moto oscillatorio infinite suggestioni legate alla continua ricerca di equilibrio: visioni che dondolano su un filo immaginifico, in cui l’unica possibilità di sopravvivenza implica una continua ricerca di un punto di sospensione.
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ROOM 22 - Primo Studio
ideazione, coreografia e performer Marianna Moccia, Valeria Nappi
assistente alla coreografia Maria Anzivino
consulenza drammaturgica Martina di Matteo
foto e video Michel Liguori
produzione FUNA
con il sostegno di Körper, ArtGarage, l'Asilo
progetto vincitore del bando Danza urbana XL 2022 del network Anticorpi XL
Room22 è un progetto nato dalla convivenza forzata h24 tra le danzatrici e performer, Marianna Moccia e Valeria Nappi, durante il lockdown del marzo 2020. Partendo dalla costrizione di uno spazio limitato – che nella pièce è simbolicamente riconducibile all’oggetto dello sgabello – s’indaga il concetto di comunicazione tra gli individui nel tempo del distanziamento sociale. La volontà è quella di disegnare e rendere visibile lo spazio interiore – una stanza nel mondo – che le due performer costruiscono tentando di rimanere in equilibrio e in connessione tra loro nonostante la distanza fisica. A ogni tentativo di comunicazione i corpi si coordinano nel costruire una nuova armonia, ma il limite dello spazio – inteso come lontananza – lo rende impossibile decostruendo il gesto fino a renderlo esasperato, vuoto. Solo nel momento in cui i due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine, e lo spazio torna a essere profondo, le due performer riescono ad unirsi in una danza d’insieme simbolo della più primordiale forma di linguaggio e di comunicazione universale.
per 𝗶𝗻𝗳𝗼 rivolgersi a segreteria Körper 081.245.74.15 / 335 7046743 (dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 17:00)