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Dettagli evento
con
Carlo Roncaglia
Giovanna Rossi
e con
Enrico De Lotto contrabbasso
Andrea Cauduro chitarra
Paolo Demontis armonica
Matteo Pagliardi batteria
testo Emiliano Poddi
musiche e arrangiamenti Accademia dei Folli
luci e fonica Andrea Cauduro
regia Carlo Roncaglia
Il vino parla. Lo sanno tutti. Guardatevi in giro. Chiedete all’indovina all’angolo della strada, all’ospite che non è stato invitato alla festa di nozze, allo scemo del villaggio. Eccome se parla, il vino. È ventriloquo. Ha un milione di voci…
Due di queste voci appartengono a un uomo e una donna seduti al banco di una vecchia vineria, a qualche sgabello di distanza. Non si sono mai visti prima d’ora. Dietro di loro c’è una piccola orchestra, che suona e beve (non necessariamente in quest’ordine).
È la storia più vecchia del mondo, dopotutto: a man meets a woman, Adamo incontra Eva. Solo che in questa versione lui le offre da bere, lei accetta giusto perché in tasca non ha una lira e la pianta proibita è un vitigno di pinot nero.
Poi si sa come vanno queste cose. Il vino scioglie la lingua, svela segreti che mai avresti voluto raccontare, grida, declama, ride, piange, sussurra, racconta. E così i due protagonisti, da perfetti sconosciuti, finiscono per scaraffare insieme…
Perché il vino è magia quotidiana, è la trasformazione di una sostanza di base a quella dei desideri, il vino è alchimia dei profani, il vino è… finito.
Altro giro di bevute, barista, altro giro.