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Dettagli evento
35.000 le donne che operavano come combattenti
20.000 le patriote, con funzioni di supporto
70.000 tutto le donne organizzate nei Gruppi di difesa della donna
4.653 le donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti
2.756 il numero delle deportate nei lager tedeschi
2.900 le donne giustiziate o uccise in combattimento
512 le commissarie di guerra
1.700 le donne ferite
Questi i ragguardevoli numeri, fra l’altro approssimati per difetto, del ruolo delle donne nella Resistenza. Ma poiché l’immaginazione “se la cava male con i grandi numeri” e a commuoverci è sempre “la singolarità” (Szymborska), proveremo a isolare alcune di queste figure e a raccontarne la storia.
Per esempio quella di Teresa Mattei, che dopo la guerra sarebbe stata eletta nella Costituente. Una volta fu incaricata di far esplodere un carico di dinamite nascosto dai tedeschi in un tunnel. Ci riuscì, scappò in bicicletta dai tedeschi, trovò scampo all’università presso il suo professore e, già che c’era, discusse la tesi e si laureò. In un’altra occasione fu lei stessa a piazzare un ordigno e per non dare nell’occhio si vestì elegante. L’unica volta che ho messo il rossetto in vita mia,” scrive lei stessa, “è stato per mettere una bomba”.
Regia Carlo Roncaglia
con Giovanna Rossi
Carlo Roncaglia voce e pianoforte
Paolo Demontis armonica
Enrico De Lotto basso
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