Il tempo della voce – Apuliantiqua 2024

Antica e nuova musica per voci e strumenti.
Questo progetto è il frutto del sodalizio artistico tra Musicatreize e l’Ensemble Orfeo Futuro, entrambi dediti alla diffusione ed alla promozione della musica antica e contemporanea.

Tipologia Biglietto	Fine vendite	prezzo	quantità
https://oooh.events/evento/il-tempo-della-voce-apuliantiqua-2024-biglietti/#tickets-form Tipologia Biglietto: Intero online	Fine vendite: 26/10/2024 20:30	prezzo: € 3,70	quantità:
https://oooh.events/evento/il-tempo-della-voce-apuliantiqua-2024-biglietti/#tickets-form Tipologia Biglietto: Intero botteghino	Fine vendite: 26/10/2024 20:30	prezzo: € 5,00	quantità:
https://oooh.events/evento/il-tempo-della-voce-apuliantiqua-2024-biglietti/#tickets-form Tipologia Biglietto: Porta un amico	Fine vendite: 26/10/2024 21:30	prezzo: € 3,00	quantità:

Anche noi di OOOH.Events applichiamo le nostre (piccole) commissioni di servizio, nella prossima pagina le trovi indicate.

Dettagli evento

Ensemble vocale Musicatreize
Céline Boucard, Kaoli Isshiki-Didier, Claire Gouton, soprani
Estelle Corre, Madeleine Webb, Alice Fagard, contralti
Antoine Chenuet, Samuel Zattoni-Rouffy, Xavier de Lignerolles, tenori
Patrice Balter, Cyrille Gautreau, Eric Chopin, bassi

Ensemble strumentale Orfeo Futuro
Francesco D’Orazio, violino solista
Giovanni Rota, violino
Luciana Elizondo, tenore da gamba
Silvia de Maria, basso da gamba
Gioacchino De Padova, basso da gamba
Pierfrancesco Borrelli, clavicembalo
Roland Hayrabedian, direzione

Questo progetto è il frutto del sodalizio artistico tra l’ensemble vocale Musicatreize di Marsiglia e l’ensemble di strumenti storici Orfeo Futuro.
La ricerca sulle antiche e nuove prassi caratterizza il lavoro dei due gruppi ed il risultato è un meraviglioso intreccio nel quale vi è un continuo rovesciamento dei ruoli: gli strumenti che imitano la voce e l’inverso, della voce che diventa strumento. Le musiche nuove in programma attingono alla vocalità e alla strumentalità antiche ed è sempre stato così: guardare al passato per costruire il futuro.
Nelle Sonate di Pietro Andrea Ziani accanto al contrappunto rinascimentale troviamo elementi del nuovo stile che ne vivacizzano il decorso formale.
I Tre Canti sacri di Scelsi ci riportano a un mondo sonoro nuovo e al tempo stesso arcaico.
Nel Giardino delle mele d’oro la musica raccoglie le suggestioni del testo e lo commenta attraverso il violino solista che è, di fatto, Eracle col suo lamento e la sua inquietudine.
Anche in Notte di tenebra di Luca Antignani il rapporto con la parola è vivo, pregnante e dirimente.
Infine, nel Beatus vir di Claudio Monteverdi troviamo quelle soluzioni tecniche e stilistiche proprie dei generi profani in uno stile che, riversato nella musica sacra, abbatte ogni barriera.

(Gianvincenzo Cresta)