Lettere intime
Hangar Rosso Tiepido
Modena,Via Emilia Est, 1420/2
41126
Italia
Amici della Musica "Mario Pedrazzi" - APS

Organizzatore

Trio K

Lettere intime

4 Febbraio 2024 - 17:00
Vendite Online Terminate
TRIO K

Musiche di Kurtág, Hosokawa, Schumann, Schubert, Skempton, Ligeti, Vaglini, Webern, Bach/Kurtàg, Eötvös, Sáry

Biglietteria online:
Intero € 8,50
Ridotto € 3,80

Biglietteria sul posto:
Intero € 10
Ridotto € 5

Dettagli evento

TRIO K
Manuel Zurria - flauto
Francesco Dillon - violoncello
Emanuele Torquati - pianoforte

BIGLIETTI
>> Intero (online) = € 8,50
>> Ridotto (online) = € 3,80 (Soci AdM sottoscrittori)
>> Intero sul posto = € 10
>> Ridotto sul posto = € 5 (Soci AdM sottoscrittori)

Musiche di Kurtág, Hosokawa, Schumann, Schubert, Skempton, Ligeti, Vaglini, Webern, Bach/Kurtàg, Eötvös, Sáry

Lettere Intime è un omaggio a György Kurtág. Il progetto nasce da Costellazione K, che ne rappresenta la mise en scéne teatrale, realizzata al Teatro dei Rozzi di Siena per la Settimana Musicale Chigiana. Naturalmente Lettere Intime evoca Leoš Janáček, ma allo stesso tempo segna un percorso nella natura umana di György Kurtág. La sua voce, infatti, rubata attraverso una veloce conversazione telefonica, colta durante una lezione o, ancora, registrata durante una prova con Claudio Abbado, suggerisce, segna, invoca, urla, si inceppa, vola e viaggia. Rapida certo, ma sempre in lotta per stare al passo col suo mobilissimo pensiero. Un pensiero intransigente, radicale, coerente, lucido, destabilizzante. Un mondo intero colto nell’attimo. La voce di Kurtág si dipana attraverso la musica, dispensa perle di saggezza, segna il tempo del nostro percorso musicale intorno a Lui. Insieme alla sua musica ascolterete brani di compositori ai quali abbiamo commissionato un omaggio per il novantesimo compleanno del Nostro. In ordine di apparizione: Toshio Hosokawa, Howard Skempton, Peter Eötvös, László Sáry. Insieme a loro, musiche del passato di autori a lui cari: Robert Schumann, Franz Schubert, Johann Sebastian Bach, Anton Webern, Gyorgy Ligeti.
Un omaggio floreale dunque, dove i fiori assumono una veste metaforica, come nella sua musica. Quei fiori che rappresentano la delicatezza e la caducità della nostra esistenza. Quelle mani che si intrecciano sul pianoforte e creano ghirlande sonore, arabeschi, incontri, litigi.

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