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EVENTO SPECIALE DEL FESTIVAL IMAGINARIA
DOMENICA 24 AGOSTO
21.30 | Complesso di San Benedetto
PITECUS
di ANTONIO REZZA e FLAVIA MASTRELLA
In occasione del trentennale dal suo debutto, il festival Imaginaria è orgoglioso di presentare PITECUS, lo spettacolo cult di Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
Un evento imperdibile, l’unica tappa in Puglia per assistere – o riassaporare – un capolavoro che ha segnato la storia del teatro contemporaneo.
Geniali, irriverenti, inimitabili: Rezza e Mastrella tornano sul palco con un’opera che continua a stupire, emozionare e lasciare il segno, confermandoli come un unicum assoluto nella scena teatrale italiana.
“È uno spettacolo che analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un’identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro, persone che tirano avanti una vita ormai abitudinaria, individui che vendono il proprio corpo in cambio di un benessere puramente materiale, esseri che viaggiano per arricchire competenze culturali esteriori e superficiali.”
“PITECUS racconta storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato: stracci di realtà si susseguono senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici ed aggressivi anche argomenti delicati. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio. I personaggi sono brutti somaticamente ed interiormente, sprigionano qualunquismo a pieni pori, sprofondano nell’anonimato ma, grazie al loro narcisismo, sono convinti di essere originali, contemporanei e, nei casi più sfacciati, avanguardisti. Parlano un dialetto misto, sono molto colorati, si muovono nervosi e, attraverso la recitazione, assumono forme mitiche e caricaturali, quasi fumettistiche…PITECUS si scaglia contro la cultura dell’assopimento e della quiescenza creativa.”