Tra le quinte dell’anima
Complesso di Sant'Agnese
Vitorchiano,piazza di Sant'Agnese
01030
Italia
Teatro Stabile delle Arti Medioevali Soc. Coop.

Organizzatore

Tra le quinte dell’anima

23 Ottobre 2018 - 21:00
Vendite Online Terminate
TRA LE QUINTE DELL’ANIMA
di Nikolaj Evreinov
regia Riccardo Sinibaldi
Produzione del Festival in collaborazione con Carpet PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA

Dettagli evento

Compito dell’artista non è riprodurre la vita, bensì teatralizzarla, assecondando così l’innato istinto tea- trale che anima tutta la realtà vivente. Da questo presupposto teorico, ampiamente analizzato ne Il tea- tro della vita, si delinea anche la produzione drammaturgica di Nikolaj Nikolaevič Evreinov. Quel desi- derio di continua trasformazione che caratterizza ogni essere vivente non può essere riprodotto altri- menti che con l’illusione, unica sola realtà della vita, conferendo così al teatro una sorta di funzione te- rapeutica per l’umanità, nella quale l’attore è elevato simbolicamente a "sacerdote del nostro tempo".
In questo atto unico del 1912, Evreinov si sperimenta in un genere che definisce “monodramma”, un te- sto drammaturgico in cui diversi personaggi non rappresentano altro che la proiezione dei diversi stati d'animo del protagonista.
Nikolaj Nikolaevič Evreinov (Mosca, 1879 – Parigi, 1953) è stato un drammaturgo e regista teatrale russo. Compiuti a Pietroburgo gli studi di giurisprudenza e composizione, nel 1905 lasciò l'intrapresa carriera di impiegato per dedicarsi al teatro. Nel 1907-1908 e 1911-1912 organizzò una serie di spettacoli retrospettivi che esercitarono un grandissimo influsso sull'evoluzione della tecnica registica. Fu attivo in patria, fino al 1925, in piccoli teatri, finché si trasferì in Francia.
Nel suo libro più importante, Il teatro nella vita, Evreinov enunciò la sua teoria della teatralità: tutta la realtà vivente sarebbe animata da un innato istinto teatrale, da un desiderio di continua trasformazione. Scagliandosi contro il realismo e il naturalismo, Evreinov afferma quindi che il compito dell'artista non è di riprodurre la vita, ma di teatrizzarla. Secondo il drammaturgo l'illusione è la sola realtà della vita e il teatro assume per l'umanità una funzione terapeutica, mentre l'attore diventa "sacerdote del nostro tempo".
Evreinov cercò di illustrare scenicamente i suoi scritti con una serie di testi, tra cui ricordiamo La gaia morte, L'ispettore generale, La cucina del ridere, La quarta parete, Ciò che più importa ("Samoe Glavnoe", da cui venne tratta la commedia francese "La comédie du bonheur" (1926) di Fernand Nozière e un successivo film "Ecco la felicità" nel 1940, diretto da Marcel L'Herbier).
Fu pure il creatore del cosiddetto monodramma, i cui vari personaggi non dovrebbero esser altro che la proiezione dei diversi stati d'animo del protagonista. Tra questi ricordiamo Tra le quinte dell'anima, del 1912.
A Parigi curò anche la pubblicazione de Il teatro nella Russia sovietica e Storia del teatro russo.
Riccardo Sinibaldi, laureato con 110 e lode in discipline dello spettacolo all'Università di Roma Tre, inizia a coltivare la sua formazione di attore con Ennio Contorti, Silvia Luzzi e Giancarlo Sammartano. Frequenta un laboratorio di specializzazione presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" e poi si diploma nel 2007 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove ha tra i docenti Paolo Sorrentino e Giancarlo Giannini. Negli anni successivi si divide tra teatro e audiovisivo, prendendo parte a spettacoli, cortometraggi e a progetti cinematografici, televisivi e radiofonici. Lavora e collabora, tra gli altri, con Furio Andreotti, David Warren, Juan Diego Pietra Lòpez, Michele Placido, Malcolm McKay, Paola Minaccioni, Lillo&Greg, Giorgio Tirabassi e Nanni Moretti.
In teatro ricopre spesso anche il ruolo di assistente alla regia; oltre ad alcuni eventi, dirige gli spettacoli "Avevamo tutti le Converse" di e con Francesco Brandi e, insieme a Matteo Cerami, "Il disincanto", tratto dai racconti romani di Vincenzo Cerami. Nel 2008 è tra i fondatori di Carpet, piattaforma creativa per la produzione e la promozione di attività teatrali e cinematografiche.