Dettagli evento
drammaturgia e musiche originali Orlando Manfredi
di e con Luca Occelli e Orlando Manfredi
disegno luci Nicola Rosboch
installazione scenica Ivan Tozzoli
consulenza artistica Mauro Piombo
produzione Santibriganti Teatro
Come succede negli incontri magici, i due attori vanno a sbattere ancora bambini nelle parole di Tenco e di Pavese (pensa la sfiga). Da quel momento il corso delle loro vite prenderà inquietanti forme pavesiane e tenchiane. Ma il fatto è che Tenco e Pavese parlano, attraverso un disarmante autobiografismo, il linguaggio dell’universale.
Orlando Manfredi e Luca Occelli danno vita alla storia di un Epigono - chiamato il Nostro - che cerca con esiti tragicomici di replicare le grandezze e i fallimenti, l’arte e la vita dei due idoli piemontesi.
Il recital concerto è una creazione originale: le scene si intrecciano attraverso il racconto, il canto, la musica, la poesia, in una fitta alternanza di serrati dialoghi, partiture verbali, monologhi intimisti, canzoni e narrazioni teatrali, all’insegna di una leggerezza e di una originalità di lettura, che rimettono al centro la vitalità di due traiettorie artistiche e umane tra le più incisive del Novecento.
Oltre ad appassionarsi, a commuoversi e a ridere della vicenda del “Nostro”, il pubblico scopre che Tenco e Pavese hanno davvero molto in comune. Pensiamo alla semplicità della loro voce poetica, alla parola scabra, diretta, coraggiosamente semplice ma mai banale. Pensiamo all’attitudine esistenzialista della loro indagine. Pensiamo al difficile impegno nel mondo e, infine, alla considerazione postuma davvero popolare della loro opera e della loro figura: sono lo scrittore e il cantautore di tutti e di un tempo che fu.
Un viaggio divertito e appassionato nel mondo della canzone d’autore italiana, dove musica e teatro si incontrano e duellano a suon di battute. Attingendo a un repertorio straordinario, che va dall’ironia tagliente di Enzo Jannacci alla poesia grottesca di Giorgio Gaber, dall’Opera Buffa di Francesco Guccini al surreale immaginario di Vinicio Capossela, fino alla raffinatezza sorniona di Paolo Conte e alla vitalità scanzonata di Fred Buscaglione, lo spettacolo esplora le mille sfumature della comicità d’autore.
Un cabaret musicale, ispirato alle atmosfere dei grandi Gufi e al genio comico di Cochi e Renato, dove canzoni e brevi monologhi teatrali si alternano in un carosello di emozioni e risate. Le storie cantate e raccontate, a volte surreali, a volte tenere, ma sempre ironiche e leggere, si susseguono come tessere di un mosaico che celebra il lato più brillante e giocoso della nostra tradizione musicale d'autore.
Ogni brano, ogni sketch teatrale, ogni nota contribuisce a costruire un racconto che oscilla tra il comico e il poetico, in un perfetto equilibrio di intelligenza, umorismo e bellezza. Lo spettacolo è una festa per la mente e il cuore, un’occasione per scoprire o riscoprire il cabaret musicale e la sua capacità di raccontare la vita con uno sguardo disincantato, ma mai cinico.
Un tributo, quindi, ai grandi cantautori che hanno saputo far sorridere e riflettere intere generazioni, in uno spettacolo leggero e brillante.