Il lavoro, la ricerca e la pratica si fonda sulla presenza corporea, il movimento e il linguaggio parlato che esamina e genera spazi, attraverso i quali il confine tra il sé e l’altro sfuma. Utilizzando pratiche di movimento incarnato che includono la percezione dell’altro, il workshop coinvolge i partecipanti in uno spazio sottile di ascolto, lavorando con attenzione e intersoggettività verso l’inclusione. Uno spazio in cui animali non umani e animali umani potrebbero incontrarsi in un’incarnazione condivisa e coabitativa di conoscenza e scambio. Il laboratorio persegue il secondo binario The tactile attention of the eyes, strumento di indagine di una percezione e attenzione tattile che permette di comunicare a livello somatico tra il proprio corpo e gli altri.