Il quartetto attraversa l'improvvisazione al limite tra spettro sonoro e rumorismo, dove il linguaggio si de-compone in gesti e frammenti anche vocalici e strumentali nell'intreccio di una trama sonora in evoluzione.
Il quartetto con Phil Minton, Roger Turner, Giancarlo Schiaffini e Sergio Armaroli attraversa l'improvvisazione al limite tra spettro sonoro e rumorismo, dove il linguaggio si de-compone in gesti e frammenti anche vocalici e strumentali nell'intreccio di una trama sonora in evoluzione: voce e tromba, trombone, vibrafono preparato e percussioni ("in una batteria esplosa") come un dialogo senza confini.