regia Filippo Gili
di Lorenzo De Liberato
con Giorgia Ferrara, Federica Valloni
Kay dorme poco, dorme molto poco. Da qualche tempo il sonno fugge da lei senza una spiegazione concreta, almeno così sembrerebbe, lasciando Kay in balia della notte, una notte che la stritola e riesce ad alienarla come nessun’altra cosa. L’insonnia è venuta dal nulla e, per quanto ne sappia, a nulla è dovuta. Eppure in un certo momento, o comunque a causa di una qualsivoglia cosa… l’orologio di Kay deve essere impazzito.
Di giorno c’è la scuola, i suoi studenti e le traduzioni; la sua compagna, Jesse, che condivide con lei un umore che lambisce il limite dell’insostenibile, una madre che forse troppo prepotentemente vuole essere presente e risolutrice, una psicoterapeuta accettata a fatica e dopo tanta resistenza, che pretende di analizzare sogni, dove sogni non ce ne sono più, e forse un’amante, o almeno qualcuna che lo sembri o che ne vesta i panni senza troppo successo o, al contrario, con grande successo…