Il mercato delle biglietterie è esploso negli ultimi 20 anni: tanti operatori, un’offerta non sempre trasparente e costi che aumentano costantemente. E’ giusto, per un servizio sostanzialmente obbligatorio?
- Quali sono le biglietterie SIAE?
- Quanto costa una biglietteria automatica?
- C’è una biglietteria SIAE economica?
- Qual è la biglietteria SIAE più conveniente?
- Biglietteria SIAE urgente con attivazione immediata?
- Qual è una biglietteria SIAE per vendere online e sul posto?
- Cos’è il modello C1 SIAE?
- Biglietteria che fa anche il C1
- Come avere un C1 di un evento?
- Dove posso trovare il codice SIAE per la biglietteria?
Quali sono le biglietterie SIAE?
Biglietterie SIAE, biglietterie automatizzate, biglietterie automatiche: si tratta sempre della stessa cosa, un sistema di gestione per l’emissione dei biglietti.
Esistono da molti anni: in Italia, a partire dal 2003, sono diventate fiscali.
Oggi lo scenario nel nostro Paese è questo: per tutte le attività d’impresa esiste l’obbligo di certificazione dei corrispettivi tramite l’emissione di una fattura elettronica (certificare i corrispettivi significa usare uno strumento che confermi gli importi incassati) tranne per le attività di Intrattenimento e Spettacolo, per le quali l’obbligo si trasferisce alle biglietterie omologate dall’Agenzia delle Entrate, le cosiddette “biglietterie SIAE”.
Cosa sono? Sistemi di biglietteria, appunto, realizzati seguendo le specifiche della normativa, che registrano in modo non modificabile i dati di vendita e li trasmettono alla SIAE.
Sistemi che richiedono mesi di sviluppo, che poi vanno fatti certificare da un ente certificatore (solitamente un ateneo) e infine omologati dall’Agenzia delle Entrate.
Alcuni sistemi, tra i più noti, hanno richiesto per la realizzazione anche 1 anno e mezzo di sviluppo da parte di un team di sviluppatori. Parliamo quindi di investimenti importanti, che non si esauriscono con la realizzazione del software: ci sono gli aggiornamenti, la server farm, l’assistenza sistemistica, le modifiche della normativa, il supporto clienti, la privacy, gli OTP via SMS, il SEO, gli hacker, i sistemi di pagamento, insomma tutta una serie di incombenze e di oneri. Un po’ come in tutte le attività: tanto più si lavora con impianti costosi – e questi sono costosi – tanto maggiori saranno i costi di gestione.
“Quali sono” invece è semplice: proprio perché sono sistemi soggetti a omologa da parte dell’Agenzia delle Entrate, sul loro sito c’è la lista di tutti i produttori e prodotti che hanno ottenuto un “provvedimento di idoneità”.
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/istanze/scheda-biglietterie-automatizzate/elenco-provvedimenti-di-idoneita
Quanto costa una biglietteria automatica?
Fino a qualche anno avere una biglietteria SIAE era più complesso: non solo bisognava acquistare l’hardware necessario – computer e stampante termica – ma bisognava anche richiedere all’Agenzia delle Entrate la smart card necessaria al funzionamento di queste apparecchiature.
Poi è arrivato il cloud e i biglietti smaterializzati: i produttori di sistemi hanno così iniziato a rilasciare una soluzione di biglietteria “centralizzata”, dove le smart card – e quindi la fiscalità – sta presso il produttore, che diventa così “titolare del sistema di emissione“, mentre l’organizzatore è solo utilizzatore del sistema.
Questa cosa, unita al “biglietto a casa“, ha reso tutto più semplice (almeno, per gli organizzatori di eventi) e per certi versi più economica:
1) non servono più computer importanti per la biglietteria, basta un notebook
2) le vendite online sono curate direttamente dal produttore (Ticketone, VivaTicket, Crea, 18Months, OOOH.Events, etc.) e anche questa è una risorsa in meno della quale si deve occupare l’organizzatore.
Lo scenario economico comunque presenta molte possibilità: si va da qualche migliaio di euro per quei produttori che fanno pagare computer, stampante termica, licenza del software, assistenza fiscale annuale e carta termica, a qualche decina di euro al mese per quei produttori che forniscono tutto a noleggio. Cosa sia meglio è difficile dirlo, le esigenze di un piccolo Teatro sono diverse da quelle di un organizzatore di grandi concerti senza una sede fissa o da quelle di una catena di multiplex cinematografici.
C’è una biglietteria SIAE economica?
Certo, ci sono biglietterie che costano meno. Partiamo però dalla composizione dei costi di una biglietteria, che in Italia funzionano più o meno così:
1) Aggio: molte biglietterie chiedono all’organizzatore una commissione sul biglietto, chiamata aggio;
2) DIP: in aggiunta o in alternativa, alcune biglietterie chiedono sempre all’organizzatore di applicare un diritto di prevendita, per girarne a loro una parte se non tutto;
3) commissioni di servizio: al partecipante invece la biglietteria applica le commissioni di servizio.
E già a questo punto, i costi per il partecipante sono aumentati di molto, in alcuni casi tra diritti e commissioni c’è un 25% in più.
Proseguendo
4) costo di emissione: per le vendite sul posto, l’organizzatore dovrà pagare una commissione su ogni biglietto emesso, che potrà essere comprensiva o meno del costo della carta termica;
5) assistenza, configurazione, installazione: alcune biglietterie fanno pagare all’organizzatore una serie di oneri aggiuntivi, che vanno dal servizio di configurazione iniziale al tecnico che rimane fisicamente a disposizione in caso di guasti;
6) noleggio apparecchiature: infine, il costo per il noleggio di computer e stampante (se non sono di proprietà dell’organizzatore).
Ci sono biglietterie che non applicano l’aggio, che non impongono il diritto di prevendita, che applicano commissioni di servizio modeste, che non fanno pagare oneri aggiuntivi, che applicano un costo di emissione minimo e un canone di noleggio molto ridotto.
Quindi, anche in questo caso, il costo per l’organizzatore può oscillare da qualche migliaio di euro anche a zero, rivolgendosi a una biglietteria che non applichi aggio e diritto di prevendita.
In OOOH.Events per esempio abbiamo gestito per tanti anni clienti Cinema con la precedente modalità, quindi fornivamo computer, stampanti, in alcuni casi server, e chiedevamo al cliente un canone di assistenza annuale (ma non abbiamo mai fatto pagare per esempio la licenza del nostro software).
Quando siamo passati all’offerta attuale, quindi il servizio di biglietteria self-service, abbiamo scelto di applicare i costi più bassi possibili: è chiaro che non ci rivolgiamo all’organizzatore di grandi concerti, ma sapevamo già che quello era un mercato precluso. Volevamo invece proporre un servizio professionale ma economico, accessibile a chiunque, non solo a chi cerca qualche funzionalità in più – e ne abbiamo molte da offrire – o semplicemente un risparmio sui costi, ma anche a chi sta organizzando un evento per la prima volta e si sente molto smarrito.
Qual è la biglietteria SIAE più conveniente?
La biglietteria più conveniente è quella che fa guadagnare di più. La vera convenienza infatti non sempre corrisponde al risparmio: alle volte una risorsa più costosa ci aiuta a fatturare di più o meglio, e quindi è più conveniente.
Per questo non bisogna basarsi solo sul costo ma sulle funzionalità e soprattutto sulle opportunità offerte dalla biglietteria: per esempio una biglietteria SIAE che offra anche un supporto di comunicazione gratuito (ossia Pubblicità gratis) in alcuni casi potrebbe essere la scelta migliore.
Biglietteria SIAE urgente con attivazione immediata?
Ci sono volte in cui il tempo è davvero poco: una delibera tardiva, un appalto confermato in ritardo, un incarico dell’ultimo minuto, le cause possono essere diverse.
In quelle situazioni serve una biglietteria SIAE urgente, con attivazione immediata: bisogna saltare la fase del contatto con il commerciale, la proposta, l’offerta, la formalizzazione del contratto, l’attivazione, non c’è tempo, serve un servizio immediato. Registrazione, creazione dell’evento, vendita, tutto in pochi minuti.
Su OOOH.Events è possibile mettere in vendita il proprio evento SIAE in pochi minuti, in qualsiasi momento e in qualsiasi giorno, anche festivo, anche nel cuore della notte. Ovviamente sempre alle stesse condizioni, ossia le vendite online sono e rimangono gratuite per l’organizzatore.
Qual è una biglietteria SIAE per vendere online e sul posto?
In teoria, tutte le biglietterie SIAE, quindi omologate dall’Agenzia delle Entrate, sono predisposte sia per le vendite online che per le vendite sul posto. Poi alcune saranno più funzionali, più semplici da usare sia per gli organizzatori che per i partecipanti, più solide, più veloci, altre forse meno, ma le modalità di vendita dovrebbero essere quelle.
Ovviamente la biglietteria sul posto è una “diramazione” della stessa biglietteria online, nel senso che non sono due biglietterie diverse ma una sola, sia per motivi gestionali (capienza, posti venduti e posti liberi sono registrati in un unico sistema) sia per motivi fiscali (l’evento avrà un solo C1, nel quale saranno riportate tutte le vendite, online e sul posto).
Cos’è il modello C1 SIAE?
E veniamo quindi al modello C1.
Le biglietterie omologate dall’Agenzia delle Entrate – le cosiddette biglietterie SIAE – generano due riepiloghi “ufficiali”, il C1 e il C2:
- il C1 riporta le vendite di un evento, con l’indicazione di IVA, eventuale Imposta Intrattenimento, biglietti annullati. Il C1 può essere Mensile (e non sarà riferito a uno specifico mese, si chiama così ma riporta tutte le vendite relative a un evento, a prescindere dalla data in cui sono avvenute) oppure Giornaliero (questo invece si che riporta “solo” le operazioni – vendite o annulli – avvenute in un determinato giorno). Il C1 Giornaliero serve sostanzialmente a SIAE in caso di verifica. Il C1 Mensile è quello da presentare in SIAE al termine dell’evento e poi consegnare al proprio commercialista.
- il C2 invece è relativo agli abbonamenti, ossia ai titoli in IVA preassolta. Qui bisogna entrare nel dettaglio fiscale: il momento impositivo di un evento – ossia quello in cui il fisco considera avvenuta la prestazione – è il giorno dell’evento. Vale a dire: se vendo a Settembre i biglietti di un evento di Gennaio, i ricavi e l’IVA sono di Gennaio, non di Settembre. Per gli abbonamenti questo non vale: se vendo a Settembre un abbonamento per un festival di tre giorni che si terrà a Marzo, il momento impositivo sarà Settembre, e quindi l’IVA andrà nel 3° trimestre di quest’anno. Per cui, quando arriverà Marzo, i ratei di quell’abbonamento (la ripartizione dei soldi dell’abbonamento tra le varie date incluse) andranno nel riquadro del C1 “IVA preassolta”, perché l’IVA la dovrei aver già pagata l’anno precedente. Il C2 è appunto relativo a tutto ciò.
Nel C1 è anche possibile indicare l’autore dell’opera e la compagnia o l’esecutore che la propone: ovviamente questo vale solo per il Teatro, e non è un dato che le biglietterie trasmettono a SIAE. Sarà l’organizzatore, al momento della presentazione del C1 Mensile in SIAE dopo l’evento, che comunicherà l’autore e la compagnia, in modo che SIAE possa provvedere all’assegnazione delle quote del diritto d’autore.
Biglietteria che fa anche il C1
Qual è una biglietteria che fa anche il C1? Facile: tutte quelle omologate dall’Agenzia delle Entrate. E’ un documento obbligatorio, che viene costantemente aggiornato con le nuove vendite e con gli annulli.
Perché è indispensabile?
Abbiamo detto che in Italia tutte le attività devono obbligatoriamente certificare i corrispettivi tramite la fatturazione elettronica (salvo alcune eccezioni), tranne le attività di Intrattenimento e Spettacolo, che invece rilasciano i biglietti.
Però, quando emetto una fattura elettronica, una copia va al cliente, una copia resta a me: a fine mese manderò al mio commercialista le copie delle fatture del mese (o gli darò accesso al cassetto fiscale, dove trova tutto), così lui potrà registrare le scritture contabili.
Invece con i biglietti questo non accade: il Cinema che emette 100.000 biglietti al mese non conserva una copia di ogni biglietto. Cosa manda invece al commercialista? Il C1 Mensile.
E’ proprio il C1 Mensile che riassume tutta la situazione incassi di un determinato evento.
Inoltre è l’unico documento che riporta correttamente il calcolo dell’IVA che – per Intrattenimento e Spettacolo – si scorpora da ogni singolo biglietto, si arrotonda al 2° decimale e poi si somma. Per questo motivo, scorporando l’IVA dal totale incassato viene un importo diverso da quello indicato dal C1: l’importo corretto è sempre quello nel C1.
Come avere un C1 di un evento?
Qualche biglietteria lo rende disponibile online, qualche altra invece lo invia all’organizzatore su richiesta: l’importante è poterlo avere quando serve.
Nel nostro caso – e non è l’unico – il C1 Mensile e Giornaliero è sempre accessibile nel menu Statistiche di ogni evento (chiaramente di ogni evento SIAE).
Dove posso trovare il codice SIAE per la biglietteria?
Uno dei ruoli della SIAE è il monitoraggio del territorio: dal momento che sono loro a rilasciare la licenza di pubblica esecuzione, ossia il Permesso SIAE, devono necessariamente conoscere le varie sedi in modo da poter effettuare i controlli del caso.
Per questo motivo SIAE amministra un’anagrafica di tutte le sedi predisposte ad accogliere eventi di qualsiasi natura, dallo Sport ai Concerti, dai Teatri fino ai Bowling.
Per ogni sede SIAE registra anche la capienza, che sarà indispensabile sia per verificare il rispetto delle misure di sicurezza che per la gestione degli omaggi. Infatti l’emissione degli ingressi Omaggio è regolata da precise disposizioni normative:
1) gli Omaggi “senza costi” che si possono emettere sono limitati al 5% della capienza del relativo settore. Cosa significa? Che se ho una sala da 100 posti, tutti “Platea”, il 5% saranno 5 omaggi; se però quella sala è divisa in due settori, per esempio 50 posti in Platea e 50 in Galleria, il 5% si calcola per settore, e quindi i miei omaggi “free” saranno 2 in Platea e 2 in Galleria (2,5 arrotondati per difetto).
2) sugli omaggi eccedenti il 5% si paga l’IVA del biglietto più alto di quel settore.
3) infine, nel caso per esempio delle Fiere, il 5% non si calcola sulla capienza ma sul venduto. Vale a dire: se faccio una fiera in una sede con capienza 500 e vengono 100 persone, i miei omaggi “free” saranno 5 (5% di 100 biglietti) e non 25 (5% di 500). Allo stesso tempo, se nella stessa sede con capienza 500 vengono 1500 persone, i miei omaggi “free” saranno 75 e non 25.
Tornando all’anagrafica SIAE, a ogni sede viene così assegnato un codice univoco, che si chiama appunto “codice BA” (codice Biglietteria Automatizzata) ed è un codice composto da 13 cifre. Si può richiedere alla mandataria SIAE di zona oppure è indicato in un qualsiasi C1 di un evento che precedentemente si sia svolto nella medesima sede.
E’ però sempre preferibile richiederlo a SIAE, così è anche un’occasione per avvisarli che state per mettere in vendita un evento.
