CECÈ
Cecè è una commedia in un atto unico scritta da Luigi Pirandello nell'estate del 1913. La prima rappresentazione si ebbe il 14 dicembre del 1915 a Roma.
La commedia narra la storia di un viveur, Cecè, capace di imbrogliare la gente senza farsi alcuno scrupolo. Un umorismo quindi che si potrebbe definire cinico per il sottofondo di situazioni ambigue ed immorali da cui si sviluppa.
Cecè è il tipico figlio del nostro tempo, esemplare di quel mondo parassita di clientele politiche che ormai, per abitudine e cinismo, non è nemmeno più avvertito come immorale.
Con spudorata allegria, Cecè imbroglia sia il commendator Squatriglia, che per i suoi loschi traffici di appaltatore, è venuto a ringraziarlo per un favore ottenuto, sia Nadia, una giovane dai facili costumi, che possiede delle cambiali dell'imbroglione che con una serie di stratagemmi riuscirà a riprendersele.