con Nicolò Prestigiacomo, Silvia Scuderi e Giuseppe Vignieri
costumi Morena Fanny Raimondo
illustrazioni e animazioni Valentina Lo Duca
luci Michele Ambrose
musiche ed effetti sonori Antonio Guida e Luca Mazzone
Produzione Teatro Libero Palermo - Centro di produzione teatrale
Le vicende del Visconte Medardo di Terralba, narrate dal nipote, sono una grande metafora della vita. L’uomo spende buona parte della propria esistenza nel tentativo di raggiungere la saggezza. Ma cosa è la saggezza? È forse la bontà? E soprattutto, un uomo si può definire completo soltanto al raggiungimento della saggezza? Viceversa non potremmo che sentirci incompleti, e dunque a metà? Calvino dipinge una storia surreale che traduce l’eterno conflitto tra Bene e Male in un viaggio di formazione, dove l’Io narrante, attraverso le estremizzazioni delle situazioni paradossali che si susseguono, giunge ad una piccola porzione di saggezza: «Così passavano i giorni a Terralba, e i nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi, poiché ci sentivamo perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane». “Il visconte dimezzato” è l prova che la letteratura ci permette di compiere dei viaggi immaginifici in territori sperduti, nei meandri della fantasia e dell’irrealtà.