The Ways of the Heroes è un progetto internazionale di 7 organizzazioni partner che si riuniscono attorno all’idea di un esame artistico dell’apatia sociale e dell’assenza di azione e offrono modi per affrontarle.
The Ways of the Heroes è un progetto internazionale di 7 organizzazioni partner che si riuniscono attorno all’idea di un esame artistico dell’apatia sociale e dell’assenza di azione e offrono modi per affrontarle.
The Ways of the Heroes è un progetto internazionale di 7 organizzazioni partner che si riuniscono attorno all’idea di un esame artistico dell’apatia sociale e dell’assenza di azione e offrono modi per affrontarle.
The Ways of the Heroes è un progetto internazionale di 7 organizzazioni partner che si riuniscono attorno all’idea di un esame artistico dell’apatia sociale e dell’assenza di azione e offrono modi per affrontarle.
Fondono lo stile dei grandi degli anni 30, l’effervescenza dei contemporanei e la dolcezza delle torte che Lucy, la nonna d’America preparava raccontando di quando ballava charleston. I lucy’s Pie sono stile ed eleganza, energia e ritmo e tradizione
Un viaggio musicale dal blues alla disco music, dal soul al pop, dal reggae al latin. Formazione di prim’ordine composta da Gianluca Pellerito alla batteria, Simone Massaro al basso, Lorenzo Ceci alla chitarra, Paolo Raia alle tastiere ed ai back vocals...
Nel corso di sei settimane durante l'estate del 1969, migliaia di persone partecipano all'Harlem Cultural Festival per celebrare la storia, la cultura, la musica e le lotte degli afroamericani.
Lo spettacolo è un viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50 attraverso le canzoni di Edith Piaf. Storie di vite nate nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni, di sogni, di ricordi.
C'era una volta il fabuloso Ospedaletto.... Ogni lunedì di settembre dalle 20:00 l’Ospedaletto racconta storie ai bambini dai 6 ai 13 anni e lo fa in compagnia di Mariangela Chirico.
Mort à crédit è una performance letteraria realizzata con 2 registratori stereofonici, scritta tra il 2018 e il 2020. La performance consiste nell’uso di 4 tracce audio con campioni di film e field recordings del paesaggio del Cairo.
Segnali lontani dilatano il paesaggio descritto dal suono. Arrivano dall’etere e vengono ridistribuiti attraverso altri dispositivi di mediazione. Eppure, la lontananza del paesaggio diventa prossimità della sua rappresentazione acustica.