Preparatevi ad essere trasportati in un’atmosfera di pura magia. Lo Schiaccianoci è un capolavoro che mescola la bellezza della danza dove il mondo reale si fonde con il fantastico.
Preparatevi ad essere trasportati in un’atmosfera di pura magia. Lo Schiaccianoci è un capolavoro che mescola la bellezza della danza dove il mondo reale si fonde con il fantastico.
20-21 dicembre, TRAINING OPERATORE BARCO E2 S3. Docente E.Borghesi
Ispirato alla storia vera di Maria y Chiche de Buenos Aires | di e con Silvia Priori, Roberto Gerbolès Angela Quacquarella, Mauro Rossi - ballerini | Francesca Galante - cantante
I più bei racconti di Stefano Benni tratti da "Bar Sport" e da "Il Bar sotto il mare" interpretati da Andrea Lupo con la musica dal vivo di Guido Sodo.
Scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino dal romanzo di Fedor Dostoevskij "Tutti si vergognano a parlare dei propri sentimenti, ma ecco io non mi vergogno e ve ne parlo".
Un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici. Mondi a sé, ciascuno con le proprie meraviglie, dove si possono incontrare extraterrestri, samurai, fate e angeli. Dove c'è posto per i ricordi, i sogni, le emozioni.
CARTA BIANCA è un lavoro in solo di Virginia Spallarossa che indaga la nozione di doppio e il rapporto bambino/adulto. Il desiderio è quello di creare un’immagine che possa vivere nell’ambiguità delle due declinazioni, in bilico tra luce e oscurità.
CARTA BIANCA è un lavoro in solo di Virginia Spallarossa che indaga la nozione di doppio e il rapporto bambino/adulto. Il desiderio è quello di creare un’immagine che possa vivere nell’ambiguità delle due declinazioni, in bilico tra luce e oscurità.
CARTA BIANCA è un lavoro in solo di Virginia Spallarossa che indaga la nozione di doppio e il rapporto bambino/adulto. Il desiderio è quello di creare un’immagine che possa vivere nell’ambiguità delle due declinazioni, in bilico tra luce e oscurità.
CARTA BIANCA è un lavoro in solo di Virginia Spallarossa che indaga la nozione di doppio e il rapporto bambino/adulto. Il desiderio è quello di creare un’immagine che possa vivere nell’ambiguità delle due declinazioni, in bilico tra luce e oscurità.